Con la grande festa della cerimonia d’apertura, sono partiti i Mondiali del Brasile. Venticinque minuti di puro spettacolo davanti a otto capi di Stato e di governo allo stadio Itaquerao di San Paolo. Il protocollo, dopo i fischi che fecero da sfondo agli interventi del presidente brasiliano Dilma Rousseff e del numero uno della Fifa, Joseph Blatter, un anno fa a Brasilia all’apertura della Confederations Cup. Eliminati, quindi, gli interventi introduttivi del capo di Stato brasiliano e del dirigente svizzero per il timore di contestazioni.

Al centro dunque lo spettacolo animato da 660 figuranti, una finestra per raccontare agli spettatori sugli spalti e a quelli in televisione la cultura e la storia del Brasile. Primo simbolo ad essere raffigurato la natura che caratterizza il Brasile: mare, fiumi e la Foresta Amazzonica. Si passa poi a una sezione dedicata ai popoli che compongono il Paese, per passare poi alla danza con alcuni ballerini che hanno mostrato alcuni balli popolari e passi di capoeira. Al centro della scena un globo luminoso formato da led che ha preso i colori del ‘brazuca’, il pallone ufficiale dei Mondiali, per poi replicare le bandiere dei 32 paesi partecipanti. L’attenzione è poi andata su un giovane paraplegico che grazie ad una struttura di supporto ha dato un calcio al pallone dando di fatto avvio al Mondiale. Magicamente il globo luminoso si è aperto diventando un palco su cui si sono esibiti nell’inno ufficiale della manifestazione, ‘We are one’ il rapper Pitbull, vestito con la maglia gialla del Brasile, e le cantanti Jennifer Lopez vestita di verde e Claudia Leitte di azzurro, il colori della bandiera brasiliana, assieme agli Olodum.

Conclusa la cerimonia, la parola passa al campo con una novità, a differenza del consueto match d’esordio dedicato ai campioni del mondo uscenti, la Spagna di Vicente del Bosque vincitrice quattro anni fa in Sudafrica, l’onore del primo match è stato affidato al Brasile padrone di casa che affronta la Croazia. La selecao padrona di casa, allenata da Luiz Felipe Scolari e guidata in campo dal talento di Neymar, affronta il primo esame.

Il torneo è un test fondamentale per un intero paese. Dopo mesi caratterizzati da ritardi nei lavori, polemiche per i problemi organizzativi e proteste di piazza contro gli sprechi di denaro, si comincia a giocare. La festa del calcio prevede 64 partite fino al 13 luglio, quando verrà assegnato il titolo al Maracanà di Rio de Janeiro.